mercoledì 27 maggio 2009

Limitazioni per i paesi sotto embargo Usa

"Microsoft ha cancellato il Windows Live Messenger IM per gli utenti di paesi posti sotto embargo dagli Stati Uniti, motivo per cui Microsoft non offrirà più il servizio di Windows Live nel tuo paese". Questa la scritta che appare, come giustificazione nella pagina di supporto, agli utenti che tentano la connessione. La notizia è apparsa qualche giorno fa sul sito ufficiale cubano CubaDebate e ripresa dal Corriere della sera. Oltre a Cuba, i paesi penalizzati sono Iran, Corea del Nord, Siria e Sudan.

Questa decisione appare in contrasto con le ultime misure annunciate dal Presidente degli Stati Uniti. Obama infatti aveva eliminato, ad aprile, le restrizioni ai viaggi e alle rimesse dei cubano - americani che hanno parenti a Cuba e, più recentemente, ha proposto la ripresa degli incontri con l'isola sul tema dell'immigrazione.

Sul sito cubano si spiega che, per aggirare il blocco, è sufficiente cambiare il proprio paese di residenza nelle impostazioni del programma. Una soluzione però temporanea. Questo provvedimento arriva a pesare ulteriormente sulla situazione di paesi che non brillano certo per libertà nel campo della comunicazione. Tanto per rinfrescare la memoria, sappiamo che in Iran Facebook è stato censurato per tre giorni in occasione delle elezioni; che la Repubblica Popolare di Corea è un sistema estremamente chiuso e repressivo, che non lascia trapelare fuori dai propri confini nessun tipo di informazione (basta pensare ai provvedimenti riguardo all'uso dei telefonini, che investono sia la popolazione locale, sia i turisti a cui vengono ritirati e restituiti al momento della partenza); che in Siria le autorità hanno bloccato Facebook in quanto "veicolo della cultura israeliana che potrebbe corrompere la morale dei giovani siriani"; e infine che anche il Sudan è sotto la minaccia di una chiusura del social network: la Dichiarazione dei Diritti e delle Responsabilità proposta da Facebook negherebbe infatti l'uso del servizio ai paesi posti sotto embargo Usa (punto 4.3). Riguardo a questa Dichiarazione dei Diritti e delle Responsabilità io sono un po', come si suol dire, caduta dal pero. Non sapevo che fosse in via di approvazione, nè tantomeno che ci fosse la possibilità di votare (fino al 23 aprile) utilizzando un'apposita applicazione. Magari qualcuno di voi è più sveglio e informato di me... ad ogni modo, come si è conclusa la votazione e con quali risultati, si è arrivati a una decisione definitiva? Francamente non ho trovato delle risposte chiare, se qualcuno ne sa di più... commentate!

1 commento:

  1. Negli altri casi da te menzionati, era sempre il Paese sovrano a impedire ai propri cittadini il pieno accesso alla rete, mentre per quanto riguarda Cuba pare sia Msn, per propria iniziativa, a dare problemi di accesso.
    Il metodo dell'embargo è un'imposizione dell'uso della forza. Se Microsoft riferisce di non essere abilitata a prestare il proprio servizio a Cuba poichè Paese sotto embargo dagli Stati Uniti, la cosa è ben diversa rispetto a CoreaN, Sudan, Iran e Siria (dove i governi locali hanno scelto di limitare la rete).
    Per questo, probabilmente, basta cambiare le impostazioni di Msn e anche un cubano (mascherato da piemontese) può chattare senza problemi.
    E in Italia? Il Ministero dell'Interno sceglie quali siti chiudere e quali no. Chi non vuole subire la mano del censore, si rifugia in Svizzera o in altro Stato.

    P.S: Msn è un preziosissimo magazzino di informazioni. Credo sia utile per Microsoft (e per la White House) mantenere la copertura della zona di Cuba ancora a lungo.

    Grazie x il post Eliza

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