martedì 2 giugno 2009

La qualità del governo non è una questione privata

Anche questa mattina, come tutte le altre nelle ultime settimane, almeno una tra le prime tre notizie d'apertura dei quotidiani on line nazionali riguarda il nostro celebre premier. La notizia di oggi è che il Times lo ha attaccato e criticato nel suo editoriale. Voglio dire... il Times, non pincopallino... mi sembra alquanto preoccupante. Ma Berlusconi risponde con il solito ritornello: "sono tutte falsità insufflate (ho imparato una parola nuova) dalla sinistra". Certo, perchè piuttosto che farsi un minimo di autocritica e pensare un attimo alle conseguenze del suo comportamento è molto meglio scaricare le responsabilità su quei cattivoni della sinistra, che tanto lo odiano e tanto lo vogliono diffamare.

Berlusconi invoca la legge per proteggere la sua privacy, ma dovrebbe andarsi a leggere il codice di deontologia sulla privacy, consegnato dall'Ordine dei giornalisti all'Ufficio del garante il 29 luglio 1998. Noi, che ce lo siamo dovuti studiare, sappiamo che la sfera privata delle persone pubbliche può essere violata solo se le notizie hanno un rilievo sul loro ruolo sociale o sulla loro vita pubblica. In questo principio si esplicitano le due principali funzioni della stampa in democrazia: diffondere notizie che contribuiscono a formare l'opinione pubblica e controllare e criticare i diversi poteri istituzionali e privati. Il punto è proprio questo: se Berlusconi fosse il signor Nessuno potrebbe anche organizzare dei baccanali in casa sua con la garanzia che un giornalista non avrebbe il permesso di documentare il fatto e renderlo noto. Ma dal momento che Berlusconi è niente di meno che il Presidente del Consiglio... Il Times lo sottolinea bene nel sommario: la qualità del governo non è una questione privata.

L'editoriale inizia così: "L'aspetto peggiore del comportamento di Berlusconi non è il fatto che sia un buffone sciovinista. E nemmeno che si accompagni con donne di 50 anni più giovani, abusando della sua posizione per offrire lavoro come modelle, assistenti personali e anche, suona assurdo, candidate al Parlamento europeo. La cosa più scioccante è l'assoluto disprezzo con il quale tratta gli italiani". Più avanti si scrive che la vita privata di Berlusconi è ovviamente privata ma poi si richiama l'esempio del presidente Clinton. "Molti possono anche dire che l'Italia non è l'America: che gli standard di etica puritana negli Stati Uniti non hanno mai dominato la vita pubblica italiana e che pochi italiani sono scioccati dal womanising (essere un donnaiolo). Questo non ha senso. Gli italiani capiscono bene, quanto gli americani, cosa è e cosa non è accettabile".

Certo che lo capiamo! Ormai l'hanno capito anche i muri che il comportamento privo di dignità del premier è scandaloso e inappropriato per la sua carica. E che sta facendo fare al nostro paese, agli occhi del mondo, una gran figura di .......

2 commenti:

  1. Eli ELi! Che bello svegliarsi la mattina e leggere queste cose... In quanto a deontologia, privacy, carte dei doveri, ecc. direi che ormai nessuno può fregarci... tnatomeno il pagliaccio.
    La mia umile opinione è che gli italiani sono troppo coglioni e per trovare il coraggio di fare qualcosa di serio e concreto per risolvere il PROBLEMA BERLUSCONI (basti pensare che è stato votato!!!!: ma si può essere così ignoranti?) e non è solo colpa di una sinistra che ormai non esiste più, anche se ciò aiuta ad aggravare la situazione.
    Vabbè, continuiamo con le nostre figure di merda in tutto il mondo, sperando di svegliarci un giorno e di trovare un'Italia più consapevole, responsabile, intelligente, con senso civile, meritocratica, ecologista, pulita, risparmiatrice... ah ah ah, che barzelletta!
    Però bella l'idea dei baccanali! ci sto già pensando...

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  2. io trovo scandalosa un'altra cosa: sono 19 giorni che La Repubblica attende la risposta alle fatidiche 10 domande del Premier... voi avete sentito qualche telegiornale che ne parla, qualche altro quotidiano che fomenta la questione? io no... solo i giornali stranieri ne parlano e credo che questo sia scandaloso. Voglio dire: uno può pensare politicamente quello che vuole ma credo che un Presidente del Consiglio debba fare chiarezza ai cittadini sulla vicenda, e per chiarezza non intendo un'intervista di Vespa, ma un'intervista vera...

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