
Questo scoglio potrà, forse, essere superato grazie al video curriculum, che si è già fatto strada nel processo di selezione del personale, almeno negli Stati Uniti. L'anno scorso hanno trattato l'argomento il Corriere della Sera e il Sole 24 ore in due interviste a Massimo Rosa, professione head hunter. In sostanza, uno dei cacciatori di teste a cui le grandi aziende si rivolgono per una selezione del personale più mirata e raffinata.
Alla domanda se il video curriculum fa colpo sulle aziende, in Italia, Rosa risponde: "La televisione da anni educa noi ed i nostri figli con la regola che è meglio apparire che essere. Le aziende ed i loro recruiters hanno quindi iniziato a visionare i video-cv. Negli Usa questo metodo di presentazione sta rivoluzionando il mercato della ricerca e offerta di lavoro. Stando ad alcuni sondaggi, il 65% delle imprese ritiene che la video-candidatura diverrà a breve parte integrante del processo di selezione".
I vantaggi, rispetto al curriculum vecchio stile, sono l'immediatezza, la libertà di espressione e la possibilità di arrivare a destinazione più velocemente.
Nel suo sito, Massimo Rosa distingue e porta tre esempi di video-cv:
- basico
- con aggiunta di videografica
- creativo.
L'importante è che non sia amatoriale, confezionato frettolosamente, insomma, fatto in casa come i gnocchetti. Rosa stesso propone una sorta di manuale (in formato pdf) per creare un "video-cv vincente" e anche il sito pnbox.tv, nell'apposita sezione, pubblica consigli su come strutturare i filmati, attraverso gli esempi di chi ci ha già provato.
Credo che sarebbe quantomeno curioso per ognuno di noi mettersi lì, davanti ad una videocamera, e provare...
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