martedì 5 maggio 2009

Webbys! Premio per il miglior quotidano online a The Guardian

Quando iniziarono a diffondersi i primi giornali online (storicamente, il rapporto tra giornalismo e Internet nasce nel 1993), gli editori e i direttori delle testate capirono subito che per il lettori non era attraente trovare sul sito web gli stessi contenuti del giornale cartaceo. I nostri quotidiani online però (un esempio su tutti, La Repubblica) utilizzano ancora la tecnica del repurposing che consiste, come dice il nome stesso, nel riproporre sul web i medesimi contenuti del cartaceo. Come dovrebbe essere allora un buon giornale online?

Un suggerimento ci arriva dalla International Academy of Digital Arts and Sciences che si occupa, tra le altre cose, di assegnare i Webbys: premi Internet internazionali che hanno una sezione dedicata al giornalismo online (una specie di Oscar di Internet). Proprio ieri sono stati consegnati e i giudici hanno assegnato il premio per il miglior quotidiano online al britannico The Guardian: http://www.guardian.co.uk/ . E' già la quarta volta negli ultimi cinque anni che la testata di Londra di aggiudica questo riconoscimento, merita di darci un'occhiata...

Tra gli altri premiati spiccano nomi celebri: il New York Times (per miglior copy-writing), l'Economist (per il miglior blog d'approfondimento politico), l'Huffington Post (per la miglior sezione politica del web) ed Espn (per la migliore sezione sportiva). E gli italiani?

Segnalo alla fine quello che è stato premiato come il miglior archivio fotografico - informativo della rete: The Big Picture Site, gestito da il Boston Globe http://www.boston.com/bigpicture/



1 commento:

  1. Navigo spesso sul sito del Guardian, ce l'ho tra i "Preferiti"... Premio assolutamente meritato. Tra l'altro il Guardian ha una strategia redazionale particolare. Non esiste una redazione web staccata da quella del cartaceo, ma un'unica redazione con ruoli a rotazione, per abituare tutti i giornalisti a lavorare su più piattaforme. Oltre tutto, già da qualche anno il Guardian ha scelto la rete per le proprie notizie in esclusiva: se ha tra le mani qualcosa di "caldo", pur avendo la certezza che nessun concorrente disponga dello stesso materiale di solito non aspetta di uscire in edicola il giorno dopo, ma dà comunque la precedenza ad internet.
    Da noi purtroppo la redazione on-line è ancora vista da molti giornalisti come una sorta di purgatorio, tanto che l'abitudine di firmare gli articoli on-line sta cominciando a prendere piede soltanto ora. Mentre in Inghilterra gli altri giornali si stanno adeguando all'esempio del Guardian, in Italia il giornale on-line sembra generalmente essere visto ancora come una sorta di male necessario.

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